LA
DISFATTA E LA FUGA A GRIANTE
I soldati del Matto
che non riuscirono a salvarsi sulle navi, o furono
uccisi o furono catturati. Giovanni del Matto
e suo fratello furono fra coloro che riuscirono
ad imbarcarsi e, assieme con un gruppo di fedeli
superstiti, riuscì in modo rocambolesco a raggiungere
il castello di Griante dove si rinchiuse e, presumendo
d’essere inseguito, si preparò alla difesa.
I
Franco-Comaschi erano però decisi a togliere
di mezzo un così scomodo avversario e, recandosi
in gran numero a Griante, posero assedio al Castello.
Dopo strenua resistenza, il Castello fu conquistato
e Giovanni del Matto e suo fratello furono catturati
e decapitati sul posto, ai piedi dell’unica torre
che aveva resistito ai colpi di mortaio dei conquistatori.
Tutto sommato, il Matto ebbe una fine onorevole
e umana, considerate le feroci abitudini dell’epoca.
Quanto ai Lanzichenecchi, Garrau diede loro la
libertà e la possibilità di ritornare ai loro
paesi.
Questi
furono gli eventi storici che portarono all’assalto
del castello di Griante e alla fine di Giovanni
del Matto.
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