GLI
ANTEFATTI - ANNO 1516
Da circa venti anni
la Lombardia e il Veneto sono percorse da soldatesche
straniere che portano devastazioni, rapine, incendi
e ogni sorta di crudeltà alle popolazioni. Le
campagne del Milanese, fervide di operosità sono
come ammutolite. Le periodiche incursioni di soldati
Svizzeri, Francesi, Spagnoli e di Lanzichenecchi
Tedeschi, con il loro inevitabile corteo di razzie
di bestiame e di uomini, con la devastazione delle
terre e la sistematica distruzione degli animali,
gli incendi e la rovina delle case le hanno sconvolte.
Nel
Lario superiore, le Tre Pievi (Musso, Dongo e
Gravedona), che per una serie di circostanze erano
riuscite a liberarsi dal dominio dei Grigioni
(Svizzeri), loro tradizionali nemici, si allearono
con i Francesi, ma non appena questi ultimi allentarono
la loro partecipazione alla difesa, furono agevolmente
riconquistate. I Francesi, allora, armarono una
flotta di trenta navi e riuscirono a rioccuparle,
permettendo a molti Pievesi loro simpatizzanti,
che si erano trasferiti con le famiglie a Menaggio,
a Torno e a Como per sfuggire alle rappresaglie
dei Grigioni, di ritornare. La situazione continuò
a rimanere instabile a causa delle fazioni filo
Francesi e filo Grigioni che nel frattempo si
erano formate, dividendo la popolazione.
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