PASSEGGIATE
IN MONTAGNA |
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Per
il turista che da Cadenabbia o Tremezzo voglia fare delle
lunghe passeggiate corroboranti attraverso prati e boschi,
è sufficiente raggiungere le colline retrostanti
gli abitati da dove dipartono i sentieri che conducono
a San Martino, la chiesetta che pare incollata alla montagna,
oppure a Rogaro per poi ridiscendere verso Tremezzo o
Cadenabbia o, ancora, decidere di giungere ad Intignano
e Volesio. Da qui, se si decide di prolungare la passeggiata,
si può arrivare a Mezzegra, dove morì Mussolini,
e a Lenno. Se si è abbastanza allenati, si può
scegliere il sentiero che porta ai Monti di Nava seguendo,
da Rogaro, il sentiero dei Monti Lariani contraddistinto
col numero 2.
COME
ARRIVARE A SAN MARTINO SOPRA GRIANTE
Una
volta raggiunta Cadenabbia, occorre prendere una delle
molte strade che conducono a Griante. Si ha, così,
l'opportunità di visitare il nucleo antico dell'abitato,
nonché il paese stesso, immerso nel verde dei
numerosi parchi pubblici e privati e godere dei meravigliosi
paesaggi sia del lago sia delle montagne che lo dominano.
Quando si giunge a Piazza San Rocco, si deve prendere
la stradina con l'indicazione di San Martino. Si è
ora giunti a Carsolina, una delle antiche frazioni di
Griante che deve il suo nome alla conformità
carsica del terreno. Giunti alla fine di questa stradina
ci s'immette sulla strada collinare che, dal 1984, congiunge
Cadenabbia a Tremezzo via Rogaro. A questo punto, se
si dovesse decidere di ritornare a Griante o al lago
si deve voltare a destra, altrimenti si continua il
cammino fino a raggiungere il sentiero che indica San
Martino. Lo s'incontra sulla destra e vi si accede scendendo
alcuni gradini che conducono ad un ponticello, attraversato
il quale inizia la salita attraverso prati e boschi.
Si è ora nel bel mezzo del Parco Oasi Naturale
di San Martino, istituito per proteggere sia il paesaggio
che la flora e la fauna locali. Sulla roccia a strapiombo
nidificano alcune speci protette di rapaci e, recentemente,
è tornata a nidificare anche l'aquila. Lungo
la mulattiera sono situate le cappellette devozionali
che rappresentano i Misteri del Santo Rosario. A metà
strada si trova la Cappella degli Alpini, dedicata a
San Carlo e da questo punto in avanti non ci sono più
gradini!
Ricordarsi
di:
-
calzare scarpe adatte e abbigliamento comodo
- portare
con sé bevande e cibo
Da
San Martino si gode una delle più belle e suggestive
vedute del lago di Como.
E'
sconsigliabile percorrere il sentiero che da San Martino
porta a Pilone.
COME RAGGIUNGERE ROGARO
Rogaro
si può raggiungere sia da Griante sia da Tremezzo.
In altre parole, si può effettuare un giro completo,
partendo indifferentemente dall'uno o dall'altro paese,
in circa 2 ore. Se si parte da Cadenabbia occorre raggiungere
Griante da una delle strade che dal lago portano al
paese. Qui giunti, si seguono le indicazioni per San
Martino, ma poi, anziché seguire il sentiero
che sale verso la chiesetta, si deve proseguire lungo
la strada asfaltata. Al termine della salita, ci si
trova su un pianoro con il lago alla sinistra e le montagne
alla destra. Lungo la strada, sulla destra, s'incontrano
i sentieri che conducono a San Martino, con un percorso
meno frequentato, e duecento metri circa più
avanti, ai Monti di Nava. Proseguendo lungo la strada
si giunge a Rogaro, una frazione del Comune di Tremezzo.
Se si ha fame o sete, ci si può rifocillare ad
uno dei ristoranti caratteristici con la tipica cucina
Lariana. Lasciato alle spalle la piccola antica enclave,
si procede lungo la strada che scende a Tremezzo. Giunti
a valle si sbocca ad un incrocio. Girando a sinistra
si scende verso il lago, voltando a destra ci si immette
sulla strada che porta alle frazioni di Balogno, Viano,
Volesio e Intignano e alla strada che da Balogno conduce
a Mezzegra. Se si decide di scendere a lago, all'incrocio
si deve girare a sinistra. La strada sbocca sulla Statale
Regina all'altezza del Parco Maier, si gira ancora a
sinistra e si è a Tremezzo, sulla strada che
porta a Cadenabbia.
Naturalmente,
si può partire da Tremezzo seguendo il percorso
inverso.
COME
RAGGIUNGERE I MONTI DI NAVA
Giunti
a Rogaro, si incontra il sentiero che porta a Nava,
a destra per che viene da Griante, a sinistra per che
giunge da Tremezzo.
Ricordarsi
che:
-
è un percorso di montagna e perciò
è necessario essere equipaggiati con scarponcini
e vestiario adatto
- portare
con sé bevande e cibo e ogni
altra cosa che posa essere necessaria in montagna.
La
maggior parte del sentiero è sassoso e sconnesso.
Dopo una camminata di circa 1 ora e 30 minuti si raggiungono
le Bocchette di Nava, da dove si gode uno splendido
panorama, e i sentieri della dorsale Lariana con percorsi
che portano sia verso nord a Pilone - Croce- Menaggio,
sia a sud, verso la Bolla di Mezzegra - la Val Perlana
ecc.
Se
si desidera seguire questi percorsi, si deve essere
certi di seguire le indicazioni dei sentieri ben marcati
con cartelli direzionali rossi e bianchi e il numero
2 in nero.
COME
RAGGIUNGERE L'EREMO IN VAL PERLANA
E'
una camminata piuttosto lunga che richiede circa due
ore con partenza dal Santuario della Madonna del Soccorso,
ma si deve calcolare circa un'ora in più se si
parte da Ossuccio o da Lenno .
Giunti
a Lenno o ad Ossuccio, si seguono le indicazioni per
raggiungere il Santuario del Soccorso, uno dei Sacro
Monti della Lombardia, con il percorso preceduto da
14 cappelle del XVII secolo che racchiudono statue policrome
ad altezza reale, affreschi e stucchi per la rappresentazione
scenografica dei Misteri del Rosario. Raggiunto il Santuario,
si prende il sentiero che conduce in Val Perlana e dopo
circa due ore di cammino, si giunge all'Eremo. E' questa
una costruzione Medievale edificata dai monaci Cistercensi,
abbandonata nel XV secolo, ma recentemente restaurata.
Ricordarsi
di:
- calzare
scarpe adatte alla montagna
- portare
con sé bevande e cibo
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