Storia

Era circa il 1830 quando la famiglia Bellini decise di costruire un albergo nella frazione della Maiolica. Il turismo era in piena espansione. Per il suo clima particolarmente mite e balsamico e per la bellezza del panorama, Cadenabbia era diventato uno dei luoghi più ambiti dai turisti Inglesi che in numero crescente sceglievano di trascorrere qui l'estate. Così, in omaggio alla clientela Britannica, e a ricordo di un soggiorno Londinese del proprietario, il nuovo albergo fu chiamato Hotel London. Nel 1878, la signora Giuseppina Bellini fece costruire il muraglione del molo (ora inglobato nel giardino pubblico di fronte all'Hotel Riviera) e creò un giardino a lago (ora adibito a posteggio) per i suoi ospiti.

Con l'aumentare del flusso turistico l'albergo fu via via ampliato. Si può dire, senza timore d'essere smentiti, che tutti i più grandi personaggi della nobiltà, della politica,della letteratura e della musica non mancarono di soggiornare a Cadenabbia, dividendosi equamente tra i suoi grandi e prestigiosi alberghi. 

Ma nel 1914 si verificò una brusca interruzione del turismo che si protrasse per tutto il periodo della prima guerra mondiale. Come zona di confine, anche questo pacifico e ridente paese fu considerato un fronte di guerra e sulle montagne alle spalle di Griante furono scavate delle trincee, ancora oggi visibili. Per la sua posizione,  l'albergo fu requisito dall'esercito Italiano e trasformato in quartier generale e ospedale militare. Nel 1918, con la fine della guerra, gli Inglesi tornarono ad aprire le loro ville sul lago di Como e gli alberghi tornarono a riempirsi di turisti. Per Cadenabbia e per la Tremezzina seguì un altro ventennio di grande splendore.  Molte cose erano nel frattempo cambiate: Villa Carlotta era stata requisita dalla Stato Italiano come bottino di guerra, i suoi giardini furono aperti al pubblico e la fioritura delle sue azalee diventò un'ulteriore attrazione turistica della zona. Intanto, l'albergo London era passato di. proprietà - prima del sig. Mella e poi del sig. Gandola - e aveva cambiato nome diventando Hotel Britannia, nome che al nuovo proprietario sembrò più appropriato per la sua clientela.

Fu forse a causa della grande depressione che l'Albergo Britannia passò in proprietà della Cassa di Risparmio delle Province Lombarde. Sta di fatto che, durante la seconda guerra mondiale, la banca trasferì i suoi uffici generali da Milano proprio all'Albergo Britannia di Cadenabbia, luogo ritenuto più sicuro e, senza dubbio, meno esposto a martellanti bombardamenti aerei della città. Per la situazione politica Italiana degli anni immediatamente precedenti la seconda guerra mondiale, molte famiglie Inglesi vendettero le loro proprietà ed il turismo si fermò di nuovo. Trascorsi gli anni bui della guerra con la cattura e l'uccisione di Mussolini a Mezzegra (a tre chilometri da Cadenabbia) e dopo  il turbolento periodo della guerra civile, verso la fine degli anni '40 gli alberghi riaprirono ai turisti. Era allora un turismo di "élite" e l'albergo Britannia si adeguò alle esigenze dei suoi nuovi ospiti tanto da potere aggiungere al nome l'appellativo di Excelsior. Per ospitare le barche a disposizione dei clienti fu costruita la darsena la cui copertura fu adibita a solario con lussuose sdraio ed ombrelloni a disposizione degli ospiti dell'albergo.

Alla fine della guerra l'albergo fu acquistato dalla famiglia Bramardi che lo ampliò e lo arricchì con l'aggiunta  della piscina, lasciandolo poi in eredità al signor B. Manzoni che lo rimodernò e lo gestì fino alla fine del secolo quando fu acquistato dagli attuali proprietari, che lo fornirono di tutti i comfort necessari a soddisfare le esigenze moderne. Ancora oggi l'Hotel Britanni Excelsior è uno degli alberghi preferiti dalla clientela d'oltre Manica.