Tutto ebbe inizio agli albori del 1800, quando Giuseppe Gianella ebbe la felice l'intuizione di trasformare la vecchia locanda del porto di Cadenabbia, "la Ca' dei nauli", in un albergo per turisti e viaggiatori.
Cadenabbia diventò ben presto uno dei luoghi più noti tra i viaggiatori di tutto il mondo. Così, pochi anni dopo lo strepitoso successo di quel primo albergo, l'afflusso sempre crescente di turisti che desideravano soggiornare in questa zona e la conseguente necessità di disporre di strutture adatte all'accoglienza, spinsero alla costruzione di altri alberghi per ospitare differenti categorie di villeggianti.
A quel tempo Cadenabbia terminava con un agglomerato di case che prendevano il nome da una fabbrica di maioliche che ancora oggi costituisce una delle frazioni del Comune di Griante conosciuta, appunto, come Maiolica. E' probabile che questa forma di artigianato fosse nata per la presenza in luogo di caolino di ottima qualità, materia prima per questa attività, ed i prodotti pare che fossero talmente pregiati da essere richiesti anche oltralpe. Il trasporto di persone e di merci avveniva via lago e solo un camminamento in terra battuta congiungeva Cadenabbia alla Maiolica. Fu solo nella seconda metà del secolo IXX che G. Gianella ottenne il permesso di costruire a sue spese un sentiero che giungeva fino a Menaggio. Ogni agglomerato urbano disponeva, dunque, di in porticciolo, o meglio, di uno scalo ed anche alla Maiolica ne esisteva uno per facilitare il trasporto delle ceramiche prodotte. Ma il fiorire del turismo determinò la fine di questa fabbrica e la sua trasformazione in albergo che, per lungo tempo, mantenne il nome di Albergo della Maiolica, il secondo albergo per grandezza e per lusso dopo quello della Cadenabbia.